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Sotto gli alberi

Postato in Fiabe e Racconti

C'era una volta un piccolo essere,

tanto piccolo da sfuggire ad uno sguardo distratto.
C'era un piccolo essere che viveva sotto le radici di un grande albero: il suo nome era Michele.
Non era solo, con lui c'erano tanti amici che insieme curavano la salute del grande albero e di tutti gli alberi della Terra, pensate che popolazione.
Erano nati anche loro con un pensiero d'amore e vivevano,grazie ad un pensiero materializzato.
Un segreto li teneva uniti, un segreto che custodivano come un tesoro ma regalavano ad ogni essere che ne fosse stato degno.
Era l'anno nonmiricordopiù, forse il mille e qualcosa.
L' Inverno era proprio gelido quell'anno e con molti sforzi i nostri piccoli laboriosi amici, si scaldavano nelle loro piccolissime casette di terra, la sotto le grandi radici del Grande Padre Albero.
Era una quercia di quelle enormi, infatti, si raccontava che solo Uno di loro, tanti anni prima era riuscito a salire quasi in cima ai rami più alti.
Nel frattempo l'enorme albero era cresciuto ancora, e così si accontentavano, ogni tanto di andare in vacanza sui primi rami,
dai quali si ammirava un panorama, meraviglioso!
Vi domanderete come potevano, esseri così piccoli a sfuggire agli insetti che qua e la gironzolavano sui rami, per non parlare degli enormi uccelli, che arrivavano in picchiata e, zacchete! Si beccavano: un bruco, una farfalla o altro.
Avevano un dono dalla nascita, un magico dono:
gli bastava grattarsi l'orecchio destro e... Puf!
sparivano, poi una grattatina all'orecchio sinistro e... Paf!
Rieccoli! Bello eh?
 
Sembrava in questo modo avessero il dono dell'ubiquità: " E che cos'è ?", vi domanderete, questa parola -ubiquità-
E' come quell'uccello che è dappertutto...
Ma si ! La’- Qui’- La’... …Che ridere..!
Era questa una delle energie che muoveva la comunità: " l'Allegria" con l'allegria si supera qualsiasi difficoltà, credeteci e se non volete, provateci!
Dovete sapere che Michele aveva una famiglia così composta: la moglie Francesca e due piccoli figlioli ma tanto piccoli che a volte serviva la lente per trovarli; i loro nomi: Socrate e Aristotele, Socrate aveva ottantasei anni e Aristotele centododici, "Ma come ?" Direte, e i genitori?
Allora: Michele, ne aveva duecentoquarantatre e sua moglie duecentodieci...
Non è vero...infatti è una storia.
Ma se passate vicino ad una grande quercia, provate, senza farvi vedere, ad appoggiare l'orecchio al tronco e bussate chiamando i loro nomi.
Non vi spaventate, se doveste per caso vederli.
Ah ! molto importante: non parlate ad alta voce, gli potreste ferire i minuscoli timpani.
"E il segreto ?" Dice quel bambino seduto là dietro.
Il segreto si chiama...
Troppo facile!
Ve lo dirò con i numeri: 1-16-11-13-12-9-1 e quelli più piccoli, si facciano aiutare dai grandi che vanno già a scuola.
Ora, per quelli che non stanno ancora dormendo: provate con un po’ di fantasia ad immaginare i nostri piccoli amici e a contarli
1...2...3...4...5...6...
Buonanotte ! e un grosso bacio da un amico.
sotto,gli,alberi

 

 

 

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