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La favola di Mamma Natura

Postato in Fiabe e Racconti

Oggi  Mamma Natura non si sente tanto bene: ha un po’ di mal di testa. Perciò  decide di mandare un ragazzino in riva al fiume a chiamare sua figlia più grande, Tartaruga.
<<Tartaruga, Tartaruga, Mamma Natura non sta Bene!>>
Ma tartaruga, Tutta indaffarata, risponde:
<<Ragazzino non vedi che ho una montagna di panni sporchi  da lavare? Verrò soltanto quando avrò finito>>.
Il ragazzino torna da Mamma Natura e le riferisce la risposta di Tartaruga.
Mamma Natura pensa che Tartaruga sia davvero egoista, perché non si occupa degli altri.
<<Che la bacinella con cui trasporta i panni le ricopra la schiena per sempre!>>, dice Mamma Natura fra sé e sé.
Adesso a Mamma Natura è venuta anche la tosse!
Allora manda il ragazzino nel bosco a chiamare Riccio il suo secondo figlio.
<<Riccio, Riccio Mamma Natura si è ammalata, vai da lei!>>
Ma Riccio è così occupato
Infatti, sta raccogliendo delle spine per sistemare il cancello di casa.
Perciò risponde:
<<Ragazzino, non vedi che ho ancora tutte queste spine da raccogliere? Devo finire prima di sera!>>
Dopo aver sentito la risposta di Riccio, Mamma Natura è ancora più dispiaciuta. Neppure Riccio si preoccupa per lei!
<< Che quelle spine gli ricoprano il corpo per sempre!>> dice Mamma Natura fra sé e sé.
Adesso le è venuta anche un po’ di febbre!
Perciò manda il ragazzino in campagna a chiamare Ragno, il terzo figlio, alle prese con ago e filo: <<Ragno, Ragno Mamma Natura si è ammalata, Ti prego corri da lei!>>
Ma anche Ragno risponde: << Ragazzino, non vedi che mi sto cucendo una giacca? Devo finirla prima che arrivi la stagione delle piogge! Poi verrò>>.
A questo punto il ragazzino ha un’idea: <<Mamma Natura, perché non chiami Ape, la più piccola delle Tue figlie? Forse verrà!>>
Ape è presa dal suo lavoro. Nell’incavo di un albero, con la sua colla dorata, sta unendo le cellette del suo alveare.
Però appena sente che Mamma Natura è ammalata, lascia tutto e corre subito da lei.
Grazie alle sue cure, Mamma Natura guarisce presto.
Perciò dice: <<Ape, piccola mia, tu sì che sei davvero generosa! Eri molto impegnata quando ti ho fatta chiamare, ma hai lasciato il tuo lavoro senza neanche pensarci un attimo e sei corsa da me!
Vedrai la tua colla diventerà un miele squisito che tutti i bambini della Terra vorranno,  per curarsi quando avranno un po’ di tosse, per addolcire i loro cibi preferiti e per addormentarsi la sera, quando saranno stanchi.
È per questo, bambini di tutto il mondo, che vi piace tanto il miele!

Liberamente tratta da un racconto di Babakar Mbaye Ndaak

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