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Relazioni energetiche

Relazioni-Donna-Uomo-Yin-Yang-tao

Le differenze nel modo di vivere, pensare e agire di uomini e donne e nel loro modo di affrontare le proprie relazioni sono da sempre al centro di discussioni o sbeffeggiamenti vari. Non è raro che i comici inseriscano questo argomento nei loro monologhi perché sanno perfettamente che questo diverso modo di reagire a vari eventi della vita è piuttosto marcato e sotto gli occhi di tutti. L’uomo e la donna che sanno ridere di sé stessi si riconoscono spesso in stereotipi che in fondo altro non sono che caratteristiche insite nel proprio genere.

L’argomento, se lo si vuole approfondire, lo possiamo trattare guardando come è strutturato il cervello maschile e femminile o meglio a come lo utilizzano i due generi, alle caratteristiche ataviche dell’essere umano o infine, come questo articolo vuole fare, guardando al loro campo energetico e più specificatamente alla distribuzione dei poli energetici nei due sessi. Per fare questo, torniamo a prendere come riferimento ancora una volta il Tao.

Relazioni energetiche

Senza ripetere le basi del Tao, di cui ho già trattato in precedenti articoli e meglio ancora nel libro ANATOMIA ENERGETICA – L’uomo e il Campo Energetico dove gli ho dedicato un intero capitolo e oltre, quello che però è utile ricordare al fine di questo articolo è la seguente affermazione:

“Quando diamo valore ad un aspetto classificandolo come Yin o Yang, automaticamente sappiamo che la funzione di quell’aspetto sarà data dall’esatto opposto”

Andiamo dunque a prendere come riferimento il sistema dell’essere umano identificandolo nel TAO

Relazioni Uomo Donna

 

Il Genere maschile è rappresentato dallo YANG, la parte bianca del simbolo. Ciò significa che l’uomo è dominato da caratteristiche tipiche di questo aspetto e per questo si dice che è di base YANG. Allo stesso tempo sappiamo che anche l’uomo è TAO e dunque, oltre allo Yang di base presenta un aspetto Yin.

Relazioni Uomo


La donna, nel riferimento del sistema essere umano visto sopra è rappresentata dallo Yin, la parte nera del simbolo. Dunque il genere femminile si presenta di base YIN ed è ovviamente dominata dalle caratteristiche di questo aspetto. Come l’uomo, anche la donna a sua volta è Tao e dunque presenta anche un aspetto Yang.

Relazioni Donna

 

Identificando lo Yang con la polarità positiva “+” e lo Yin con la polarità negativa “-“, trasponiamo il tutto sulla figura maschile e femminile.

Polarita Uomo Donna

 

Il maschio, presenta il proprio polo energetico positivo in basso, ovvero in quella parte che viene identificata come la caratteristica della propria base. Lo Yang rappresenta esplosività, attività, superficialità che si traduce nell’uomo nell’atteggiamento tipico del maschio che ha bisogno di affermarsi, di essere notato per la sua forza o per la sua bravura in qualche cosa, di essere rilevante. Per fare questo, sente di dover nascondere le proprie paure e debolezze e si concentra su un unico obiettivo perseguendolo strenuamente. Quando l’obiettivo è fissato, tutto ciò che lo circonda sparisce e il cervello si mette i paraocchi per restare concentrato. Inoltre, l’uomo, tende ad analizzare gli aspetti più superficiali perché sono quelli che per primi si mostrano e che danno l’idea iniziale di cosa si osserva. E’ inutile ad esempio fossilizzarsi sul motivo di una carta da parati perché è il muro che sorregge la casa.

La femmina, nella sua posizione di base, presenta la polarità negativa. Lo Yin rappresenta la calma, la passività, la profondità e nella donna si traduce in pacatezza, visione ampia e profonda che porta ad un osservazione molto più accurata e bisogno di sentirsi “nutrita” nel suo essere. Questo modo più riflessivo e spesso obiettivo la rende perfetta alla generazione di un nuovo TAO (bambino). La donna guardando una parete non vede un muro, ma l’accoglienza che può donare.

Fate disegnare la propria famiglia a un bambino o a una bambina. In un caso, il bambino, probabilmente disegnerà i contorni e la faccia di tre figure, il padre, la madre e lui stesso su un campo d’erba con un bel sole (se abituato almeno a un giardino). Nel disegno della bambina si potrà notare il rossetto della madre, una catenina, qualche oggetto identificativo, i fiori nel prato e così via. Particolari che stimolano la profondità dell’essere.
Questo non significa però che uno sia meglio dell’altro, solo che le caratteristiche di base nell’approccio alla vita sono differenti. Ricordate la frase proposta all’inizio dell’articolo?

“Quando diamo valore ad un aspetto classificandolo come Yin o Yang, automaticamente sappiamo che la funzione di quell’aspetto sarà data dall’esatto opposto”

Ciò significa che il maschio, classificato come Yang di base, nella sua funzione è l’esatto opposto. Perché?

Proviamo a immaginare lo Yin e lo Yang come due lingue differenti. Quando esse convivono nella propria unità (essere umano), nello stesso soggetto, esse si comprendono perfettamente. Quando però ci rapportiamo con un’altra persona, utilizzeremo la lingua che l’altro può comprendere: Yin con Yin, Yang con Yang. Essendo la donna Yin di Base, l’uomo nel rapportarsi con lei dovrà utilizzare la sua lingua ovvero lo Yin. Ovviamente sarà viceversa per la donna che comunicherà con l’uomo utilizzando lo Yang.

Provate a pensare… Il romanticismo è rappresentato dallo Yin in quanto qualcosa che tocca corde profonde. La donna è quindi romantica di base e per nutrire sé stessa cerca il romanticismo. Chi è dunque che dovrà essere romantico per soddisfare questa richiesta? A molte donne piace sentirsi protette e chi è che darà questa protezione?

Ora domandiamoci e rispondiamo onestamente. Chi, fra l’uomo e la donna, è più attento all’apparenza, a come ci si mostra agli altri, ai propri vestiti e alle “maniere”? Questi sono aspetti più materiali, superficiali e si identificano nello Yang eppure è la donna a farsene carico.

Questo incrocio di comunicazione è la rappresentazione perfetta di due Tao che unendosi generano un unico TAO in un ciclo impossibile da fermare poiché i due aspetti opposti continuano a completarsi senza soluzione di continuità.

“Non esiste perfezione se il positivo e negativo non coesistono!”

Giovanni Amerighi

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