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Naturopatìa

"Vis medicatrix naturae" ovvero, il potere guaritivo della Natura, e della sua capacità di mantenere l’equilibrio all’interno di un corpo e tra i vari esseri viventi. Se glielo permettiamo, essendo l'Organismo programmato per la Vita in salute e benessere, attua quei processi, insiti in ognuno: riposo, digiuno, febbre, sudorazione, suppurazione, pianto, risate, utilizzando il Sole, l’Aria, l’Acqua, il moto per riportare il Tutto in piena forma. 

Normalmente tutto ciò viene soppresso in ogni modo, essendo stato alterato il senso profondo di sintomo-malattia-guarigione-benessere, appena compare un raffreddore, sintomo riconosciuto del bisogno di sfogo dell'organismo da un eccesso di liquidi, in termini fisici, e di tensione, per quanto riguarda la mente, si sopprime con un rimedio, sia esso allopatico, omeopatico o altro, costringendo l'intero sistema a trovare un altra via di scarico, magari più violenta. Cosi come gli eccessi di grasso nel sangue tentano la via della pelle come uscita: se si usa una crema per asciugare i brufoli, il Sistema ritenta, avendo necessità di eliminare questi benedetti eccessi di grasso, la via genitale (leucorrea) se anche questa strada è bloccata (candelette o altro), possono insorgere vere e proprie patologie.

La Naturopatia c’insegna fondamentalmente a ritrovare il contatto e l'ascolto con Noi stessi nel modo più intimo, che ci permette di capire dove stiamo esagerando e se questo non avviene, al meno di comprendere l’errore commesso, e permettere all'Intelligenza di ripristinare l'Armonia, come é più opportuno.
Ci sono vari rimedi per sostenere i processi di autoguarigione: il riposo, il digiuno, il clistere, L’argilla, l’urina, il cibo, l’idroterapia, l’aromaterapia, la cromoterapia, l’oligoterapia, la riflessologia plantare, la fitoterapia, il massaggio, il riequilibrio energetico, la kinesiologia, i rimedi floreali…

Il NATUROPATA é un operatore professionista che opera autonomamente nel campo socio-sanitario. La sua attività è finalizzata alla conservazione dell'equilibrio energetico dell'uomo e non alla cura delle malattie.
Tale attività si fonda su:
a) L'educazione alla salute delle persone.
b) Osservazione sistematica delle manifestazioni globali dell'essere umano.
c) Il riequilibrio delle potenzialità energetiche, ove se ne manifesti la necessità.
Di conseguenza, il Naturopata è un operatore che ha il ruolo professionale di educatore e guida delle persone verso la presa di coscienza del proprio stato di salute. L’operatore deve essere in grado di riconoscere, secondo etica e coscienza, quando si presentino situazioni non di sua competenza professionale.

Se sei interessato a:

  • un Colloquio per valutare il Tuo stato di salute,
  • una Seduta di Riequilibrio Energetico,
  • una Consulenza alimentare e un test per le intolleranze,
  • un Massaggio Olistico.

Domenico Antonio Veneziano De Vita
ricercatore e naturopata, mi dedico da trent'anni alla divulgazione e all’insegnamento delle Terapie Naturali, della Comunicazione, della Formazione, della Motivazione e della Guarigione Olistica.


Ricevo con appuntamento dalle ore 8:00 alle ore 19:00 
per: Consulenze singole e di coppia - Riequilibrio energetico - Educazione alimentare e test per le intolleranze - Riflessologia Plantare - Meditazione e Regressione - Naturopatia -

LA VIA DEL CUORE

- la salute dal punto di vista olistico - 

Domenico Antonio Veneziano ricercatore e naturopata

Via Valverde,100 – 25082 - Botticino Sera – Brescia

tel. 3281805682

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Salute e malattia nella visione naturopatica

Per poter comprendere la visione Naturopatica della malattia dobbiamo innanzitutto considerare Il presupposto, verificato per altro da anni di studio e di esperienza da molti studiosi e ricercatori dotati di spiccata sensibilità e apertura mentale, secondo il quale madre natura ci ha fornito di un corpo capace di funzionare bene e dotato di meccanismi automatici ed innati che, se liberi di agire, riconducono ad una condizione di salute. Il corpo obbedisce a delle leggi di natura che gli sono in- terne e che sono le stesse che regolano ciò che sta all'esterno dei nostro piccolo mondo (alberi, stelle, ecc.); questi sistemi, che regolano tutto il creato permettono il recupero dell'equilibrio e si possono dire Probiotici al contrario di tutto ciò che è Antibiotico. Si può entrare così in un'ottica diversa più positiva dove la malattia non è più considerata come un nemico da cui difendersi ma viene vista come uno strumento utile, se non addirittura indispensabile, un segnale che ci avverte quando stiamo sbagliando qualche cosa, oppure come il disperato tentativo dei corpo di ripristinare lo stato di salute.

La malattia ci permette di riflettere obbligandoci, con pause forzate, ad andare a vedere cosa stiamo facendo di non utile per il nostro corpo. Il corpo quando ci invia un segnale lo fa per il nostro bene, cerca di indicarci che non stiamo seguendo esattamente le leggi di natura e ci permette di fermarci per correggere la rotta; se non ascoltiamo il primo segnale il corpo "fortunatamente" insisterà mandando segnali via più forti. Immaginiamo, per un attimo di essere alle prese con un bimbo che ha bisogno di noi: all'inizio ci chiama sottovoce, poi ci tira gli abiti ed infine si metterà a strillare ....... il sintomo, il bisogno, il disagio si fa sentire! La malattia ci permette di riflettere, di andare a vedere che cosa stiamo facendo e ci aiuta a prendere responsabilità verso noi stessi; la forza di guarigione è innata nell'uomo, non c'è bisogno di aggiungerla dall'esterno basta permettere il suo manifestarsi: quando ci procuriamo una ferita, interna o esterna che sia, non è necessario insegnare al corpo come procedere.

Il sintomo, quindi non è altro che una spia che ci indica un malfunzionamento. In un'automobile quando si accende, per esempio, la spia dell'olio dobbiamo aggiungere olio altrimenti la macchina subirà un danno più grave mentre nel corpo quando si accendono le spie (i sintomi della malattia) noi ci preoccupiamo subito di spegnerle senza curarci di cosa ci volevano indicare, forse abbiamo perso il libretto di istruzione! In realtà preoccuparsi esclusivamente di tamponare il sintomo non mi guarisce perché il terreno che aveva prodotto quello squilibrio è sempre lo stesso e quindi sarà inevitabile il riprodursi dello stesso squilibrio anche se con sintomi diversi o distali. E' interessante osservare come il tipo di "erba" prodotta dal terreno sia in stretta relazione con il tentativo dei terreno di riequilibrarsi: possiamo renderci conto di come sia di assoluta importanza curare il terreno e di quanto sia inutile continuare la guerra contro "l'erbaccia". È importante comprendere che non tutti i terreni sono uguali, infatti ci sono campi che producono meglio gli ortaggi, altri i cereali, ecc.. Tutto questo è determinato da molti fattori tra cui il luogo (elemento terra), la quantità d'acqua disponibile (elemento Acqua), il Sole (elemento Fuoco), ed anche da ciò che è stato fatto su quel terreno in passato, dalle abitudini quotidiane, dall'attitudine di colui che lavorava su quel terreno e da altro ancora.

Così è anche per l'uomo: la sua salute oltre a dipendere dal debiti accumulati durante la vita (abitudini non utili), è influenzata dal bagaglio ricevuto in dotazione alla partenza; immaginiamo che l'ereditarietà sia come una valigia e che nella valigia, ognuno di noi ha bagagli diversi che quindi determinano possibilità diverse:

poco bagaglio = poche possibilità
molto bagaglio = molte possibilità

Se nella mia valigia, ad esempio, ho solo il costume da bagno non posso certo permettermi di andare a sciare mentre se nella valigia c'è la tuta da sci, la muta, i pattini a rotelle, l'abito da sera ed altro aumentano le mie possibilità. È chiaro che se il mio bagaglio è ricco posso permettermi più errori! Sembrerà che, nonostante le mie cattive abitudini, riesco a mantenere un buono stato di salute senza pagare i debiti che contraggo, in realtà spreco i miei talenti e le mie possibilità.

‘Quanto più ci ostiniamo a non ascoltare i suggerimenti del corpo, tanto più sarà costretto ad urlare, e più non soccorrerò al suo bisogno di aiuto, più il bisogno crescerà e lo squilibrio aumenterà; più non mi curo del corpo più il problema si cronicizzerà. I sintomi sono le parole del corpo. È indispensabile prendere consapevolezza del fatto che ogni "cosa" è composta da molti insiemi e, allo stesso tempo, partecipa ad una globalità molto più grande.

Possiamo osservare come un singolo individuo sia parte dell'umanità e composto da organi interni che sono parte integrante di lui, ed al tempo stesso come gli organi siano parte dell'individuo e composti da molte cellule che a loro volta rappresentano le parti dell'organo Proprio come nelle bambole russe ogni bambola contiene ed è contenuta essendo parte allo stesso momento dello stesso gioco. Questo ci fa capire come quello che avviene nel grande avvenga nel piccolo e che tutto ciò che succede fuori si manifesta dentro. È necessario iniziare facendo una chiara distinzione tra malattia e sintomo ed inoltre comprendere come e perché l'uomo ha bisogno di queste esperienze. La malattia è uno stato dell'uomo indicante che l'uomo nella sua coscienza non è più in armonia mentre il sintomo è il segnale di questa disarmonia, la spia che ci indica il problema. Il sintomo ci informa, ammesso che noi siamo disposti ad ascoltarlo, di qualcosa che non va! Una volta capita questa differenza può cambiare l'atteggiamento nei confronti della malattia. Si può iniziare a considerare il sintomo come un amico che ci fa vedere i nostri punti deboli così che noi possiamo rinforzarli e non come il peggiore nemico da combattere e da far soccombere. Perfetto per comprendere bene quanto detto è l'esempio dell'allarme; esso si attiva quando i ladri tentano di invadere la nostra casa, quindi se noi, infastiditi dal rumore, per assurdo lo disattiviamo riusciamo certamente a dormire sonni tranquilli, ma nel frattempo i ladri fanno "man bassa". Tutto ciò non è molto lontano dalla realtà visto il modo comune di agire nei confronti dei sintomo. Se abbiamo mal di testa, anziché andare a correggere la causa, facciamo scomparire il dolore e così questo corpo sarà costretto "ad alzare la voce". Se si infiamma l'appendice la togliamo con il grande inconveniente che non togliamo il problema ma bensì il guardiano che urlava aiuto. I nostri sintomi hanno cose importanti da direi perché parlano di NOI. Essi sono partner molto intimi, sono gli unici che ci rispecchiano totalmente ... non meravigliamoci di non conoscere più il loro linguaggio... si fa fatica ad essere sinceri fino in fondo! Fortunatamente non è sufficiente non ascoltarli e non capirai per farli scomparire... anzi i segnali saranno sempre più forti; se invece prendiamo coraggio e li ascoltiamo diventano dei perfetti insegnanti nel cammino verso la guarigione.

Così come l'origine della malattia è la frattura tra personalità ed essenza, la guarigione è la riunificazione tra la mia parte "intima" e la mia parte "sociale".

Il sintomo è anche il tentativo dei corpo di ripristinare l'equilibrio: questa funzione risulta chiara nella diarrea che può essere vista come il tentativo del corpo di eliminare ciò che non gli serve. Tamponare un sintomo significa soffocare un messaggio e non permettere l'eliminazione di ciò che non è utile in un dato momento... un'altra cosa è la guarigione.

Leggi della natura utili per sopportare la guarigione

1. Si raccoglie ciò che si semina
2. Tutti i debiti devono essere pagati
3. Minimo sforzo massimo rendimento
4. Tendere al recupero dell'equilibrio
5. Tutto ciò che sta fermo (trattenuto, bloccato, ecc.) tende a marcire o degenerare
6. Come nel Macrocosmo così nel Microcosmo
7. Tutti i piani sono tra di loro collegati e reciprocamente influenzabili
8. Dove portiamo la nostra attenzione va l'Energia
9. Adattamento al minimo fattore

I. Quando seminiamo Mais si raccoglie del Mais mentre se seminiamo Barbabietole è probabile che crescano le Barbabietole: la nostra condizione attuale rispecchia fedelmente il lavoro (semina) fatto in passato. Siamo responsabili della nostra salute ed abbiamo la grande opportunità di cambiare tipo di seme per poter cambiare raccolto facendo così qualcosa per la nostra guarigione. La mia condizione di salute attuale è la risposta a ciò che ho fatto fino ad ieri, fisicamente, emozionalmente, psicologicamente ed energeticamente.

2. Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Questo significa che se sono stati commessi errori nel passato che hanno causato uno scompenso tale da produrre stati di malattia. Sarà inevitabile uno sforzo (pagamento) da parte nostra per recuperare la salute. Non esistono condoni, ogni debito contratto nella vita fino ad oggi deve essere saldato e nessuno lo può fare al posto nostro. Riequilibrerò la situazione pagando i miei debiti solo quando avrò l'energia sufficiente. Pagare i debiti significa quindi ripristinare uno stato di equilibrio.

3. Quando una cosa è fatta al momento giusto risulta migliore con un minor dispendio di energia: supponiamo che la natura per motivi "commerciali" decida di fare i frutti in inverno, possiamo immaginare lo sforzo che deve produrre per ottenere comunque un risultato qualitativamente scarso (vedi i prodotti di serra). L'uomo è l'unico essere che non ubbidisce mai a questa legge e questo porta ad un grande spreco di energia vitale oltre che ad un risultato limitato. Questo accade su tutti i livelli: A) fisico, B) emotivo, C) mentale e E) spirituale.

A) FISICO. L'uomo vive ormai non badando ai cicli solari; si corica a notte tarda e si svegli tardi la mattina senza rendersi conto che per ciò paga un prezzo. L'orologio interno de corpo essendo influenzato dalla luce solare perderà i suoi riferimenti e così si determinerà lo squilibrio (classica la stanchezza e l'irritabilità dei turnisti). La notte non è utilizzata solo per lavorare ma anche per divertirsi, mangiare, leggere o guardare la TV dimenticando che ogni momento ha una sua energia e che se io la "cavalco" vado più veloce, do la possibilità al mio corpo di rendere al massimo. Sempre sul piano fisico possiamo portare l'attenzione all'uso sempre più diffuso di macchine che ci permettono di fare sforzi fisici al coperto (cyclette, palestre, piscine o altro) senza tenere conto che il movimento fatto in un contesto naturale (aria, terra, sole, ecc.) determina cambia- menti non raggiungibili diversamente (es. la disacidificazione). Ancora più paradossale è l'utilizzo di cibi fuori stagione che richiedono una maggiore dispersione di energia per qualcosa che non è l'ideale per questo momento.

B) EMOTIVO. L'uomo deve arrivare ai limiti di saturazione per potersi salvare. Un esempio classico è dato dalle grandi sofferenze nascoste nei rapporti di coppia. Non si può pretendere in un periodo "metallo" di introversione di vivere relazioni di tipo 'fuoco".

La natura ci insegna che ogni stagione ha i suoi frutti e così è la Vita.

Pensiamo ai cinque elementi applicati alla vita sentimentale identificando così cinque fasi principali:
Legno -> Fegato - Cistifellea -> mi organizzo per la conquista
Fuoco -> Cuore - Intestino Tenue -> sono innamorato, entusiasta e manifesto il mio "fuoco"
Terra -> Stomaco – Milza/Pancreas -> consolido la mia relazione
Acqua -> Reni - Vescica -> lascio che l'esperienza si sciolga dentro me rendendomi un uomo nuovo (la morte per la rinascita).

Dall'esempio sopra riportato si può capire come sia impossibile vivere l'entusiasmo nell'elemento acqua visto che non è la stagione ideale; con sforzo potrò ottenere uno scarso risultato ad un costo molto elevato. Otteniamo lo stesso risultato quando pretendiamo da una persona lenta maggiore velocità, oppure da una persona rigida maggiore elasticità. Non ci rendiamo conto che di un albero non è possibile cambiare i frutti ma che è necessario scegliere l'albero che ci interessa per produrre i frutti desiderati.

Dire ogni frutto alla sua stagione equivale a dire che ogni atteggiamento dell'uomo è il prodotto di una serie di fattori che si attivano in una certa stagione per produrre i suoi frutti.

C) MENTALE. Spesso possiamo osservare che si inseriscono idee che non ci consentono di attuare al meglio e con minimo sforzo ciò che stiamo facendo. Se, ad esempio, devo partecipare ad una gara l'idea dell'insuccesso non mi aiuta ad esprimere il massimo delle mie potenzialità e quindi per ottenere il risultato prefissato ho bisogno di un impiego maggiore di energie.

D) SPIRITUALE. A livello energetico possiamo capire come sia difficile e poco fruttuoso meditare a stomaco pieno o in metropolitana nell'ora di punta. Ciò non significa che non sia possibile, ma soltanto che costa molto e rende poco.

4. L'equilibrio è condizione indispensabile per la vita. É facile rendersi conto di questa verità se si ha occasione di osservare un albero, in montagna o su di una riva di un fosso, inclinato a causa di uno smottamento. È  molto bello vedere come l'albero adattandosi alla nuova situazione tende a riequilibrare il suo baricentro cambiando la direzione di crescita. A tale scopo dovremmo ascoltarci maggiormente e percepire come al nostro interno tutto è perfetto: noi siamo parte della natura, in noi funzionano le sue leggi. che producono, in modo semplice ed armonioso la Vita. Quando il corpo viene ferito esso stesso si occupa di riparare la ferita: così è per ogni tipo di squilibrio dal semplice raffreddore a disorganizzazioni organiche. Tutto ciò di cui ha bisogno il corpo è di essere messo nelle condizioni di attivare i propri meccanismi di guarigione. Gli stessi principi si possono applicare al nostro pianeta, cosicché se noi smettessimo di inquinarlo, esso tenderebbe al recupero attivando quei sistemi che permettono di recuperare l'equilibrio naturale; spesso non avvertiamo la dannosità delle nostre azioni e del nostro. modo di vivere, non comprendiamo che per recuperare l'equilibrio bisogna pagare dei debiti, finendo così con l'opporsi al disperato tentativo del pianeta o dei corpo di sanare lo squilibrio. Il corpo continuamente lavora per la salute, per il benessere, e per il mantenimento dell'Omeostasi, costantemente lavora per la vita non per la morte. Se qualcosa non va, prendiamo la nostra parte di responsabilità e osserviamo cosa facciamo per ostacolare il corpo nel processo di autoguarigione.

A questo proposito si può fare un vero e proprio elenco dei molti errori che commettiamo e che coinvolgono uno o più livelli dei nostro corpo:
Piano fisico (aria inquinata, cibo non adatto, acqua inquinata, calore artificiale, indumenti sintetici, zone geopatogene, luce artificiale, ecc.)
Piano emotivo (scoraggiamento, invidia, orgoglio, senso di inferiorità, ecc.)
Piano mentale (congestione mentale, pensieri circolari, stati confusionari, ecc.)
Piano spirituale (paure, inconscio collettivo, ecc.)

Se tutti questi piani sono danneggiati dopo un po' si accusa la stanchezza; un campanello d'allarme ci indica che la malattia sta scendendo dai piani sottili al piano fisico. Quando non ascoltiamo nemmeno questo, ecco che la malattia può presentarsi... importante chiedersi: Cosa c'é che non va?

In Naturopatia si cerca la chiave utile per aprire ognuno di questi livelli ed un linguaggio specifico per ogni individuo. Se io permetto al corpo i suoi giusti processi di guarigione quando mi da la tosse è bravo perché mi permette di guarire ed io posso agire in modo naturale per aiutarlo a sciogliere ed espellere il catarro e non certo per bloccarlo.

Perché il corpo ha bisogno di una mano?

Perché esistono degli squilibri a livello genetico (fisici, emotivi e mentali),
perché non viviamo in sintonia con la natura (poca esposizione al sole, ambienti surriscaldati, ecc.),
perché abbiamo cattive abitudini (alimentari, emozionali e mentali),
perché viviamo in un pianeta che abbiamo inquinato,
perché abbiamo paura.

5. Togliere il sintomo allevia il dolore ma non risolve i problemi anzi spegnendo la spia continuiamo a perpetuare il nostro errore e così lo squilibrio si cronicizzerà sempre pi " causando squilibri più profondi e più gravi. Tamponare il sintomo in Naturopatia equivale ad immobilità in quanto on si attivano i processi di guarigione del corpo ma ci si sostituisce ad essi non generando quindi un movimento vitale. Il processo di guarigione avviene sotto le direttive del corpo non possiamo decidere noi in quanto, vista la complessità della macchina umana, non abbiamo sott'occhio la situazione completa.

6. Tutto ciò che è nel grande è anche nel piccolo e viceversa; il macrocosmo non è altro che lo specchio capace quindi di riflettere macroscopicamente ciò che mi è utile. Il Dr. E. Bach sottolinea uno dei motivi per la quale l'uomo si ammala è proprio il danno verso l'unità perché così facendo faccio male a me stesso.

Come si può affermare ciò?
Perché Io sono parte del Tutto, sono una piccola cellula nel corpo universale;
perché solitamente ciò che proietto all'esterno è ciò che faccio con Me stesso.
Osservare la similitudine esistente tra il sistema solare ed un piccolo atomo ci può aiutare a comprendere l'interazione tra il piccolo ed il grande.

7. Ogni volta che vivo un emozione, che mi turbo con dei pensieri, che mi stresso modifico sia mio stato emotivo che quello fisico, infatti biochimicamente il mio sangue si modifica, la distribuzione della gettata cardiaca viene modificata; allo stesso modo se mi abbuffo non sono in grado concentrarmi o di meditare; se sono depresso cambia la mia postura, se rilasso la mia muscolatura cambio stato d'animo, ecc.

8. È utile portare attenzione alle soluzioni e non ai problemi, alla guarigione e non alla malattia perché dove poggio il mio sguardo ottengo un ingrandimento: tutti avrete fatto esperienza di portare attenzione a qualcosa che non vi piaceva o che non era risultato come voi volevate, e sicuramente ricorderete come, in quel momento, non solo il problema diventava gigante ma oltretutto non arrivano le soluzioni.

Il Dr.E.Bach spiega molto chiaramente questi concetti affermando: 

"Cercate in voi stessi la vera causa della vostra malattia... così che, vedendola, possiate contribuire alla vostra guarigione" - "La malattia alla sua origine non è materiale, ciò che noi conosciamo di malattia è l'ultimo effetto prodotto nel corpo, la risultanza di forze che, per lungo tempo, agiscono in profondità". 

Quando siamo ammalati spesso cerchiamo le scuse nel colpo d'aria, nel microbo, ecc. e questo fa sì che non ci domandiamo qual è la vera origine di questo malessere, è infatti più facile cercare fuori in quanto cercare dentro noi stessi richiede disponibilità a mettersi in discussione, un grande impegno!

"La malattia, apparentemente così crudele, è in sé stessa benefica e per noi proficua perché se la interpretiamo correttamente ci mostrerà i difetti essenziali, li migliorerà e ci lascerà migliori".

9. Le catene enzimatiche sono un tipico esempio dell'applicazione di questa legge. Se un fattore all'interno di una certa catena con potenzialità 100 può lavorare solo 30 la catena si adatterà al livello più basso per permettere il lavoro indispensabile di quel fattore.

Legge di Hering

La malattia si manifesta dall'esterno verso l'interno e dal basso verso l'alto, La guarigione segue il percorso opposto. Importante ed interessante è il concetto di formazione della malattia che prima perfora i piani sottili con le paure che fanno "tremare" il nostro uovo energetico di protezione, poi si manifesta sul piano mentale con pensieri negativi e sul piano emotivo con rabbia, tristezza o altro per terminare il suo percorso, dopo un allarme di stanchezza, nel piano fisico seguendo ancora la stessa direzione cioè colpendo prima gli strati superficiali come la pelle per giungere in fine agli organi interni danneggiando o interrompendo i processi vitali. Il processo di guarigione percorre l'itinerario opposto. Nel momento in cui il corpo avrà un pizzico di energia cercherà di eliminare ciò che non gli serve dall'interno verso l'esterno e dall'alto verso il basso. Tutta la natura si riequilibra innescando meccanismi di "pulizia" che spesso non comprendiamo e ci spaventano perché li vediamo come eventi isolati, ma se pensiamo alla perfezione ed all'immensità della Natura comprendiamo che l'evento è il tentativo del "corpo" di ripristinare l'equilibrio. Quando facciamo pulizia in casa nostra? Quando siamo in salute o quando siamo malati? Vediamoci alle prese con le grandi pulizie primaverili. Per assurdo immaginiamo che fuori dalla nostra porta di casa ci sia qualcuno che si permette di rigettare all'interno ciò che noi stiamo a fatica espellendo, buffo! Per quanto possa sembrare irreale così noi ci comportiamo con il nostro corpo: se per esempio abbiamo dei muco che tenta di uscire (naso, gola, orecchie, genitali) noi, con l'utilizzo dei farmaci, cerchiamo insistentemente di evitarne l'uscita costringendo il corpo, che come già detto sta lavorando per pulirsi, ad accumulare creando dei cumuli di materiale che intossicano l'organismo.

L'importanza del piano energetico

Non siamo fatti solo di un corpo fisico, infatti quest'ultimo è reso vitale da corpi energetici; ciò significa che la vita materiale è mossa da un "flusso energetico" invisibile e costante. "Energia" è una parola sfruttatissima che letteralmente significa "attività" (dal Greco) infatti il calore, l'elettricità, la luce sono manifestazioni dell'energia. Cosa vogliamo raggruppare con la definizione "piano energetico"? E' nostro intento accogliere e comprendere il mondo immateriale che muove la materia che in parole povere si potrebbe definire con la parola VITA. Ad avallare questa tesi sta il fatto che la Vita al microscopio non è riconosciuta, tanto che una cellula viva non differisce da una cellula morta, sotto il profilo della materia. Quindi la differenza tra la vita e la morte è proprio questa "energia" che permette alla macchina corpo di muoversi.

Altro modo per comprendere questo concetto di energia è osservare il movimento che forma la materia: la fisica ci insegna che il movimento che permette alla materia di manifestarsi e di gran lunga superiore in dimensione rispetto a quest'ultima, infatti se ipotizziamo un arresto dei movimento degli elettroni la parte materiale, di qualsiasi forma, è invisibile rispetto allo spazio occupato ; ciò comunica l'importanza della parte energetica nella nostra vita. Nella sfera alimentare ci sono cibi ricchi di "energia vitale" ed altri poveri: il chicco di riso se trattato (sbiancato, raffinato, irradiato, ecc.) non è più in grado di espandersi e moltiplicarsi, men tre un chicco integro "da la vita, cioè germoglia e si riproduce, questo vuol dire che i cibi trattati sono deficitari di una caratteristica impalpabile ed invisibile ma indispensabile, la Vita! Il piano energetico umano non è altro che la manifestazione dell'energia universale intimamente connessa con la vita dell'uomo. Questo piano energetico, chiamato anche corpo energetico o aura, viene descritto come un corpo luminoso che circonda e compenetra il corpo fisico; l'Aura è divisa in diversi strati o corpi che si circondano e si compenetrano l'un l'altro e sono formati di una sostanza sempre più sottile le cui vibrazioni hanno frequenze progressivamente più alte a mano a mano che ci si sposta dal corpo fisico ai corpi più "sottili" (dall'interno verso l'esterno).

Quasi tutti i ricercatori in questo campo concordano nel suddividere il Campo Aurico in sette strati che si differenziano a seconda del colore, della densità, della luminosità ecc.. Ogni strato può essere considerato un livello di vibrazione progressivamente superiore, che occupa lo stesso spazio dei livelli di vibrazione sottostanti e in più si espande oltre il precedente. Quindi l'Aura non può essere considerata come una cipolla in quanto questi corpi oltre ad estendersi occupano tutti lo stesso spazio, nello stesso momento e non si presentano come un insieme di strati sovrapposti.

Ogni strato dell'Aura e collegato ad un Chakra quindi nella veloce analisi di questi strati Il denomineremo solo numericamente ma vogliamo sottolineare che la breve spiegazione si rivolge non solo allo strato dell'aura ma anche al Chakra corrispondente.

1) Funzioni e sensazioni fisiche e funzionamento istintivo autonomo del corpo;
2) vita emotiva e sede dei nostri sentimenti;
3) attività mentale (pensiero lineare);
4) veicolo dell'Amore;
5) Volontà Suprema o Divina e potere della parola;
6) Amore Celestiale che comprende la Vita nel suo complesso e che riesce a riconoscere il divino di ogni forma vivente quindi la sua essenzialità per il tutto;
7) forma di conoscenza superiore e capacità di sentirsi uno con tutto ciò che ci circonda.

All'interno del nostro corpo energetico esistono quindi luoghi ben precisi per emozioni, pensieri, sensazioni, ecc.; possiamo comprendere come i sintomi siano in relazione con questi luoghi.Questa struttura eterica, come una fitta rete energetica, mette in comunicazione il corpo fisico con il corpo "vitale"; queste linee si chiamano Meridiani ed uniscono i più di ottocento Vortici di Energia presenti nel corpo (punti stimolati con l'Agopuntura o con il Micromassaggio). Il canale energetico principale dei corpo umano scorre lungo la Spina Dorsale, irradiandosi poi in tutto l'organismo e al di fuori di esso. Un buon esempio è immaginare che questo "albero" prende energia dalla terra, la fa viaggiare lungo la colonna (tronco) per poi espanderla in tutta la struttura umana (Cuore, Mente, Corpo).

 

A questo canale principale sono collegati i sette Chakra, dal Sanscrito "Ruota di Energia" proprio perché si muovono come piastre rotanti. Come vedremo i Chakra permettono lo scambio di energia tra il nostro corpo, gli altri corpi e l'ambiente: la loro funzione è di adeguare l'alta vibrazione in entrata (pensiero altrui, colori, ecc.) alla densità dei corpo fisico attraverso il corpo di energia. Come l'acqua pesante serve alla pila atomica da "rallentatore" di energia per poter essere ricettiva alla velocissima energia dell'uranio, il corpo fisico, data la sua densità e la sua lentezza vibrazionale, abbisogna di un trasformatore (Chakras) in quanto non recepisce nulla al di sopra di una certa frequenza.

Energia e vibrazione

Come possiamo definire l'energia vitale? Si tratta di una impresa piuttosto complessa utilizzando il linguaggio comune ed ancora più arduo utilizzando un linguaggio scientifico.Dovendolo fare per poter avere una comunione di linguaggio e di idee possiamo dire che l'energia vitale e tutto ciò che ci aiuta a non arrenderci nei momenti più difficili e che ci sprona a lavorare per costruire un futuro migliore. Le attuali ricerche nel campo della Microfisica vibratoria dimostrano che ogni essere vivente è circondato da un'aura radiante di vibrazioni elettromagnetiche. Così come l'organismo si nutre di alimenti concreti, che non sono altro se non una forma molto grezza di energia, questo involucro si alimenta di particelle luminose invisibili i fotoni, modulate in onde di diversa lunghezza. Non dimentichiamo che tutto ciò che esiste ha una sua energia e una sua struttura vibrazionale ecco perché possiamo modificare il nostro corpo vibrazionale, e di conseguenza il nostro stato globale, con colori, musica, aromi, cristalli, fiori, oggetti, pensieri, persone ed altro ancora. La Fisica affermando che la materia è formata da atomi che vibrano: ci insegna che tutto e vibrazione e, quindi tutto può penetrare e modificare

Ritmi biologici

L'intera creazione è come una splendida sinfonia dove ogni musicista suona la sua melodia seguendo dei ritmi ben precisi. Il ritmo non è altro che l'alternanza continua di due poli e quindi il modello base di tutto ciò che vive. Se si distrugge il ritmo si distrugge la Vita perché la Vita è ritmo, chi si rifiuta di espirare non potrà poi neppure inspirare: respirazione deriva dall'inspirazione e che senza il suo polo opposto non potrebbe esistere; se eliminiamo un polo sparisce anche l'altro (l'elettricità nasce dalla tensione tra due poli: se eliminiamo un polo sparisce l'elettricità).

Siamo davanti ad un bellissimo mare, ed osservandolo ci accorgiamo che le onde hanno un loro ritmo, abbandonano il loro corpo e poi vi si riuniscono, allo stesso modo il respiro permette all'universo di penetrare in NOI e permette a NOI di unirci a LUI. Questo continuo movimento non è presente solo nella respirazione infatti anche il cuore prima distribuisce e poi accoglie, i reni accolgono e poi eliminano, i muscoli si rilassano e poi si contraggono, e viceversa: questa è la magia della salute che quindi risiede nel giusto alternarsi di queste due forze, che gli orientali chiamano Yin e Yang. Nella Cosmologia Cinese, da cui deriva quella giapponese, la sorgente di ogni cosa è il tao, la legge dell'universo. Dal tao deriva l'uno, o esistenza; da questo derivano due forze, lo Yin e lo Yang, che sono opposte e complementari. È  il gioco tra Yin e Yang che crea l'energia Ki: quindi da due si trasformano in tre. Esso esiste in molte forme, dalle più pure, come la Luce, alle più grossolane, come il Granito: anche una materia inerte è fatta di Ki nella sua forma più densa, come ogni tipo di materia è composto di particelle di Energia. Secondo l'antica filosofia il Ki si manifesta sotto cinque diverse forme di energia, note come i cinque elementi: Fuoco, Acqua, Terra, Metallo e Legno. La Vita Vegetale, per esempio, appartiene all'Elemento Legno, pietre e minerali all'elemento metallo. Gli esseri umani sono una miscela di tutti e cinque gli elementi. In natura, ogni cosa e composta da una particolare miscela di Yin e Yang, assieme a una particolare combinazione dei cinque elementi, del tutto unica, che costituisce il "vero Ki" di quell'oggetto o di quella cosa.

Milena Simeoni

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