Leggi l'informativa del Regolamento Europeo GDPR

Il sito utilizza cookies per una migliore esperienza di navigazione

Stampa

Nome e Cognome sono un trust e non sono la persona in carne ed ossa

E alla fine, piano piano, ci libereremo da tutte le catene. 

Molte persone credono di essere il loro nome e cognome. Un’illusione generata nei secoli per poter controllare intere popolazioni. 
Tale controllo origina ovviamente danni alla persona in carne ed ossa e al suo business, oltre che alla sua vita.
Prima di tutto vediamo insieme che cosa rappresenta realmente il nome e cognome
Il nome è cognome rappresenta un trust.
il trust (traduzione letterale "fiducia”) è un istituto del sistema giuridico derivante dalla legislazione anglosassone e nello specifico della Common Law (modello di ordinamento giuridico, di origine Britannica)
Tali normative sono atte a regolamentare il comportamento di alcune persone in merito a questioni tendenzialmente patrimoniali.

Il trust è quindi composto da tre figure:
1 – Disponente – colui o colei che mette a disposizione il bene
2 – Amministratore – colui o colei che amministra il bene
3 – Beneficiario – colui o colei che beneficia del bene

Per ricoprire queste figure è necessario come minimo avere due soggetti che ne assumono i rispettivi ruoli.
Quando un essere umano nasce in Italia i genitori assegnano il nome al nascituro creando così il trust (nome e cognome) che viene ceduto, in regalo, con l’atto di nascita, alla Republic of Italy Inc.
Da quell' atto di nascita è creata la finzione giuridica che il soggetto, erroneamente, assocerà per tutta la vita alla propria persona in carne ed ossa.
Puoi prendere in mano la tua carta di identità e vedere quali sono i soggetti interessati:
1 - Il disponente è la Repubblica Italiana che rilascia il documento che tieni in mano.
Dall’atto di nascita in poi, quando i genitori cedono i figli, la Republic of Italy Inc. ne diventa proprietaria e ne dispone anche la relativa documentazione.
2 – L’amministratore è il comune dove viene rilasciata la carta di identità.
Quando la carta di identità è consegnata nelle mani della persona in carne ed ossa tale persona ne diventa amministratore per la durata di validità della carta stessa.
Attenzione, amministratore e non proprietario.
3 - Il beneficiario è chi usa il documento, cioè il portatore. Come leggi sulla carta di identità espressamente.
Questo significa una cosa precisa, di cui la popolazione si lamenta, ma che se accettata con la legge del consenso diventa legge applicabile.
L’ Italia è costituita da tre entità:
Politica, economica e geografica (il territorio reale)
Nel momento in cui le persone si identificano con il Trust e sono state cedute come proprietà, esse stesse alla nascita entrano in un mondo in cui qualsiasi tassa, dazio, imposta, bollo è anticipatamente autorizzata.
Ci si potrebbe chiedere perché.
La risposta è semplice.
Le persone stanno usando un bene che non è più loro e come tale devono corrispondere il pagamento per l’utilizzo di tale bene.
Come si può intuire questo origina un mondo pazzesco in cui le persone in carne ed ossa vengono vessate illegalmente.
Come sempre per poter migliorare bisogna studiare ed approfondire.
Si inizia dalla costituzione e il codice civile e quindi si approfondisce il concetto di sovranità del popolo, espresso nella costituzione, e del diritto naturale oltre che delle leggi di diritto internazionale.
La prossima volta che vai in comune per rifare la carta di identità chiedi espressamente di poter avere il tuo nome e cognome scritto in minuscolo (il maiuscolo è per I soggetti giuridici) e senti cosa ti rispondono.

P.S. - Ora fai attenzione ai commenti. I convergenti si butteranno, inorriditi, a cercare di confermare la loro schiavitù senza aver nemmeno studiato quello che è di loro interesse. Insulteranno, cercheranno di screditare ciò che invece è semplice legge senza arrivare ad un punto.
I divergenti che non sanno di esserlo reagiranno prima di tutto incuriosendosi e poi proseguiranno studiando e scoprendo un mondo di meraviglie alla portata di chi ha la conoscenza.

Come sempre il gene fa la differenza!

Dan Bogiatto - 27 aprile 2016

TwitterLinkedin