LA VIA DEL CUORE

Studio di Terapie Naturali e Crescita Personale

Relazioni e rapporti

<<Come mai è così difficile Amare se poi non si può vivere senza Amore?>>

“Sei single e ti manca un partner. 
Sei in coppia e ti manca la libertà. 
Lavori e ti manca il tempo. 
Hai troppo tempo libero e vorresti lavorare.
Sei giovane e vuoi crescere per fare le cose degli adulti.
Sei adulto e vorresti fare le cose dei giovani.
Sei nella tua città ma vorresti vivere altrove.
Sei altrove ma vorresti tornare nella tua città.
Forse è tempo di smettere col guardare sempre a ciò che ci manca e iniziare a vivere nel presente, apprezzando davvero quello che abbiamo.
Goditi il profumo della tua casa prima di aprire la porta ed uscire a cercare i profumi del mondo.
Perché niente è scontato, e ogni cosa è un dono, dagli il giusto valore.”

- Oscar Travino -

COME ACCETTARE IL FANGO CHE C’È NELLA NOSTRA VITA

Molti credono che la loro vita sia stata rovinata da rapporti sbagliati e da situazioni che non sono riusciti a cambiare o a controllare.Quando ci troviamo in una situazione che non ci piace, o in un rapporto che ci ferisce o non va come vorremmo, cerchiamo tutte le spiegazioni possibili. Pensiamo che questa situazione spiacevole getti un’ombra su di noi, e che dobbiamo cercare di cambiarla per recuperare la nostra dignità. Decidiamo che qualcosa ci minaccia e ci diamo da fare per rafforzare le nostre difese. Ci sembra di essere ogni volta rifiutati e di non potere amare mai più.Tutte queste idee e interpretazioni che aggiungiamo alle situazioni sono proprio ciò che ci tiene imprigionati nel fango della nostra vita. Sono proprio ciò che ci impedisce di continuare. Ci fanno sentire sporchi e impantanati. Ci fanno sentire feriti e maltrattati. Ci sussurrano che dobbiamo vendicarci. E ci ripetiamo questo pensiero tante e tante volte. Se crediamo a queste voci e le mettiamo in pratica, non siamo più in contatto con la realtà di ciò che sta accadendo, e quindi di ciò che è realmente a nostra disposizione. Ma, soprattutto, perdiamo di vista il fatto che il fango è semplicemente fango.

Dogen Zenji, un grande maestro Zen, sapeva affrontare qualunque situazione senza lasciarsi toccare, perché non vi aggiungeva niente. Era esattamente lì dove stava, e sperimentava direttamente ogni cosa. Il fango non era cattivo né inquinante. Era semplicemente fango. Ci camminava dentro continuando per la sua strada, e prima o poi si ritrovava di nuovo a camminare sull’erba. Ma quando raggiungeva di nuovo l’erba, non era il Paradiso: era semplicemente erba. Quando arrivava l’Inverno e l’erba seccava, non stava subendo una punizione, non era maltrattata dalla cattiveria dell’Inverno. Semplicemente, era venuto il momento per l’erba di seccarsi. Dopo l’Inverno sarebbe arrivato qualcos’altro.

La maggior parte di noi non sa attraversare in questo modo i fatti e gli eventi della vita. Cerchiamo di trasformare il fango in acqua pura. Quando troviamo un prato erboso vogliamo che rimanga verde, anche nel gelo invernale. Abbiamo paura di quello che la vita ha in serbo per noi, invece di procedere semplicemente nella sua direzione. Ci comportiamo così anche nei rapporti. Restiamo attaccati a una situazione passata, ruminando sui torti che abbiamo subito e rifiutandoci di lasciarli andare. Siamo arrabbiati per non essere riusciti a tenere la situazione sotto controllo, e come risultato ci sentiamo impotenti. Ma cos’è che possiamo controllare davvero? Non poter controllare questo insondabile mondo significa davvero che siamo impotenti o che siamo matti? Non ci sarà un altro modo per vivere tanto la bellezza che il dolore?

Impegnandoci sinceramente nella pratica Zen diventiamo sempre più capaci di capire che il fango è semplicemente fango. Non è stato messo lì apposta per avvilirci, svalutarci o impedirci di procedere. Accettiamo di incontrarlo nel nostro viaggio, lo attraversiamo e semplicemente andiamo avanti.

 - Brenda Shoshanna - 

LE QUATTRO QUALITÀ DI UNA RELAZIONE CONSAPEVOLE

1. La coppia consapevole non è ossessionata dall’esito della relazione: crescere è la priorità.

Non essere attaccati all’esito finale della relazione non vuol dire non avere a cuore ciò che accade! E non vuol dire nemmeno non farsi domande o non fantasticare su quale sarà l’esito finale della relazione.Significa essere impegnati più nell’esperienza della crescita che nel fare funzionare la relazione.Perché la realtà è questa: noi siamo qui per crescere: fisicamente, mentalmente, emotivamente e spiritualmente. Quando smettiamo di crescere, automaticamente sentiamo che qualcosa non ha funzionato. Ed è effettivamente così: se non cresciamo, non stiamo realizzando il grande obiettivo della nostra anima. Sfortunatamente, la maggior parte delle relazioni oggi tendono a soffocare la crescita personale invece di esaltare questo processo. E questo è uno dei motivi per cui l’amore romantico, oggigiorno, non funziona. Vogliamo che il nostro partner si comporti in un certo modo, reprimiamo noi stessi per compiacere gli altri e, in men che non si dica, finiamo per sentirci piccoli, oppressi e disorientati riguardo a ciò che siamo diventati. Questo ci fa sentire la relazione come una gabbia da cui vogliamo scappare. E la triste verità è che abbiamo realmente ingabbiato noi stessi. La coppia consapevole mette la crescita davanti a qualsiasi altra cosa perché sa che questo è il solo segreto per mantenere viva la relazione. Anche se crescere fa paura (perché ci spinge verso l’ignoto), la coppia lotta per espandersi, anche se questo può voler dire superare la relazione. Proprio per questo, la relazione si mantiene viva e così anche l’amore nella coppia.

2. Ognuno dei due partner si impegna a gestire le proprie negatività ed i propri carichi emotivi

Le coppie consapevoli sanno che abbiamo tutti delle ferite dal nostro passato e che queste sono mine potenzialmente esplosive nella relazione. In altre parole, nelle persone scatta la paura di sentirsi abbandonate, intrappolate, respinte, ignorate proprio quando si legano intensamente ad un’altra persona. La maggior parte delle persone pensano che una relazione dovrebbe sempre farci stare bene e, quando emergono sentimenti negativi, pensano che qualcosa sia andato storto. Quello che generalmente non si comprende è che questi sentimenti negativi provengono da nostri modelli sbagliati. Queste problematiche non sono legate al partner ma a nostre ferite interiori e convinzioni limitanti. Le coppie consapevoli affrontano le proprie problematiche attuali e pregresse perché sanno che in questo modo possono accedere ad un nuovo e più evoluto livello della relazione. I modelli disfunzionali possono essere superati soltanto quando ci facciamo carico di affrontarli.

3. Tutti i sentimenti sono i benvenuti, nessun sentimento è oggetto di condanna

In una relazione consapevole, qualsiasi sentimento ha il suo spazio. E non solo: c’è anche spazio per esprimere questi sentimenti e fantasie al proprio partner. Questo è un territorio delicato… non è facile da farsi. Ma è anche una delle esperienze più pacificanti che si possano fare in una relazione. È difficile essere totalmente onesti riguardo a ciò che si è ed anche portare il partner ad esserlo. Può darsi che non ti piacerà quello che sentirai ma il desiderio di autenticità è una molla fondamentale in una relazione. Come ho già detto, siamo abituati a cambiare e modellare noi stessi spinti dalla paura che gli altri smettano di amarci. Questo però rende difficile il vero amore nelle nostre relazioni. La sola opzione è l’onestà radicale: rivelare parti di noi difficili da scoprire e fare in modo che il partner si senta di fare lo stesso. Questo ci porta a sentirci intimamente conosciuti, visti e capiti – una combinazione che aumenta immediatamente l’Amore.

4. La relazione è un luogo in cui praticare l’Amore

L’Amore è in definitiva una pratica, un comportamento. Una pratica di accettazione, presenza, ed espansione del proprio Cuore in territori vulnerabili. A volte pensiamo che l’Amore sia una meta, vogliamo sentire quel sentimento di esaltazione sempre e, quando questo non accade, ci scopriamo insoddisfatti di ciò che la relazione è diventata. Ma credo che questo distorca totalmente il concetto di Amore. L’Amore è un viaggio e una esplorazione. È esplorare le varie sfumature di una relazione e chiedersi come fare in modo che l’Amore agisca su di esse. La risposta è sempre diversa e proprio questo ti permette di crescere in modi che non avresti mai pensato prima! La coppia consapevole è intensamente impegnata ad essere l’incarnazione stessa dell’Amore. Attraverso questa forma di devozione, l’Amore si palesa e si mostra in modi che non sarebbero mai stati pensati prima."

- Shelly Bullard - 

 LA RELAZIONE DI COPPIA

“Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”.

“Ogni sforzo che facciamo pieni di amore e trasfigurazione affinché la persona che amiamo si trasformi spiritualmente, ci innalza al contempo oltre noi stessi e ci rende capaci di vissuti sublimi, aprendoci gradualmente a DIO. Ogni stato interiore che offriamo alla persona amata, lo offriamo anche a noi stessi.”
“Affinché i due amati siano per sempre felici, ognuno di loro deve pensare anche alla felicità spirituale dell’altro.”

L’impegno sia della donna che dell’uomo in una relazione amorosa in cui le aspirazioni spirituali autentiche sono preponderanti garantisce la loro evoluzione spirituale e allo stesso tempo pone le basi di una relazione che rimarrà inalterata sia in questo mondo che nell’aldilà. Coltivare una relazione amorosa basata sull’amore reciproco, sulla trasfigurazione e la continenza, dove i due amanti manifestano autentiche aspirazioni spirituali predominanti, equivale a riconoscere coscientemente, sia per la donna che per l’uomo, il fatto che i due amanti sono soprattutto esseri umani dotati di uno Spirito Supremo Immortale (ATMAN), il cui destino è prima di tutto il risveglio e il fiorire spirituale.Gli uomini e le donne che praticano YOGA, e che si impegnano in relazioni amorose in cui coltivano soprattutto l’aspirazione spirituale autentica, affermano allo stesso tempo una verità essenziale, capace di modificare in gran parte la loro visione della vita.

Quale aspetto prevale nella coppia?

Per comprendere facilmente cosa predomina nella relazione amorosa in cui siamo coinvolti, è essenziale scoprire con una attenta analisi, lucida e distaccata, quale aspetto predomini, cosa è preponderante all’interno della relazione amorosa in cui siamo implicati. Questo bilancio è facilmente realizzabile se non siamo abituati ad ingannarci da soli. Vi diamo alcuni esempi: in una relazione erotica l’accento è sempre e solo sull’aspetto erotico. Quindi gli stati erotici non sono considerati come mezzi, come vie per raggiungere qualcosa di spirituale, ma semplicemente degli scopi a sé stanti.

In una relazione soprattutto passionale, l’accento predominante e continuo che viene posto è quella dell’aspetto passionale. In una simile relazione i due amanti sono soggiogati l’uno all’altro e, anche se non se ne rendono conto, tutto si basa solo sull’aspetto passionale. In una simile relazione tutto o quasi tutto, gravita intorno alla passionalità, quale fondale predominante in questa relazione. Nel caso di una relazione prevalentemente emotiva, l’accento si pone soprattutto o prevalentemente sulla relazione emotiva.

Sicuramente nei suddetti esempi, in cui nella relazione tra i due amanti prevale un determinato aspetto e tale aspetto è uguale per entrambi, rappresentano esempi in cui i due si uniscono in una relazione amorosa di coppia proprio perché si assomigliano. Un uomo prevalentemente passionale sarà coinvolto in una relazione amorosa con una donna prevalentemente passionale. Un uomo prevalentemente erotico sarà coinvolto in una relazione amorosa con una donna prevalentemente erotica…

Oltre a ciò, ci sono alcune situazioni in cui i due amanti si uniscono in una relazione ma, nonostante ciò, ognuno di essi presenta una caratteristica individuale diversa dall’altro. In questi casi possiamo incontrare relazioni in cui la donna è prevalentemente emotiva e l’uomo prevalentemente passionale. In altre situazioni possiamo trovare coppie in cui la donna è prevalentemente erotica e l’uomo affettivo.

In una relazione prevalentemente spirituale ciò che conta davvero è la trasformazione spirituale e l’evoluzione dei due amanti, che si aiutano in ogni modo e si motivano sostenendosi reciprocamente, pieni di abnegazione e devozione, per accelerare cosi la loro trasformazione spirituale. Un comune ideale che può animare due amanti che hanno aspirazioni prevalentemente spirituali è quello di raggiungere, in coppia, lo stato androgino glorioso. Un simile ideale non deve però restare teorico, poiché implica innanzitutto un impegno pratico sostenuto da entrambi. Nel caso di simili coppie in cui prevalgono aspirazioni spirituali autentiche, i due amanti realizzeranno periodicamente MAITHUNA (un rituale tantrico segreto), e utilizzeranno determinati procedimenti segreti tantrici che faciliteranno il raggiungimento dello stato androgino glorioso.

In questo senso, è importante ricordare che una relazione amorosa, anche quando si basa sull’amore reciproco, sulla trasfigurazione e la continenza sessuale, si sviluppa sempre nel tempo e il progresso spirituale che appare nei due amanti è lento. Quello che loro realizzano in un anno, in una coppia in cui prevale l’aspirazione spirituale può essere realizzato in un solo mese. Questo significativo paragone ci permette di comprendere l’importanza della predominanza dell’aspirazione spirituale in una coppia amorosa che si basa sull’amore reciproco, sulla trasfigurazione e sulla continenza amorosa. Di conseguenza, nel caso di coppie in cui prevale in entrambi gli amanti l’aspirazione spirituale autentica, le trasformazioni spirituali che appaiono saranno rapide. Allo stesso tempo, una simile coppia è più salda, la fedeltà si mantiene inalterata, anche se sono coinvolti in altre relazioni amorose parallele. È evidente l’accelerazione della loro evoluzione spirituale e allo stesso tempo sono una coppia che evolve nell’eternità.

Nel caso di simili coppie, i due amanti non sono ossessionati dalla possessività, dalla gelosia, dall’egoismo e dalla tendenza di dominarsi l’un l’altro. In caso di simili coppie, i due amanti sono pieni di abnegazione e dono di sé, l’uno per l’altro, pronti al reciproco aiuto per velocizzare la crescita e la trasformazione spirituale. Nella coppia in cui prevale l’aspirazione spirituale, la relazione amorosa ha un colore prevalentemente romantico, e anche se questo accade sulla Terra, il misterioso spazio della loro fusione spirituale avviene anche nell’universo astrale, o in altre parole, in uno dei suoi regni paradisiaci.

Quando fanno l’Amore, i due amanti vivono simultaneamente stati fisici ma prevalentemente vivono stati intensi e avvolgenti di fusione astrale. In questo modo, si può dire che essi vivono contemporaneamente per il 30% a livello fisico e al 70% in fusione spirituale, vivendo intensi stati sottili, eterici e astrali. In una simile coppia, spesso si verifica il risveglio dell’energia fondamentale KUNDALINI, e spesso mentre dormono si sdoppiano e si incontrano nelle misteriose dimensioni astrali. In quelle dimensioni sottili realizzano fusioni amorose esemplari, ed ognuno di loro le ricorderà nel momento in cui ritorna nel corpo fisico.

- yoga-integrale.it -

IL CAMMINO DELL’INTEGRAZIONE ATTRAVERSO LA RELAZIONE DI COPPIA

La relazione d’Amore può essere davvero una via potente alla crescita.

Mi piace sempre citare questo brano di Osho: “Quando elimini dall’Amore l’attaccamento, quando il tuo Amore è puro, innocente e senza forma, quando in Amore dai e non chiedi, quando il tuo Amore è un imperatore e non un mendicante, quando sei felice perché qualcuno ha accettato il tuo Amore – non lo negozi e non chiedi niente in cambio – allora liberi l’uccello dell’Amore e lo lasci volare nei cieli aperti. L’Amore ha fatto precipitare alcuni e ha elevato altri. Dipende tutto da cosa hai fatto del tuo Amore. L’Amore è una porta.”

Per me l’Amore è una porta, e una strada maestra. L’Amore ha bisogno di Libertà. E la libertà è possibile quando è possibile il rifiuto. L’Amore del bambino per la madre non è libera scelta, è necessità, condizione di sopravvivenza. L’Amore fra due esseri umani adulti ha spesso queste caratteristiche (dipendenza, simbiosi), dunque non è Amore. L’Amore come libera scelta nel QUI E ORA presuppone anche la possibilità di essere rifiutati. L’Amore come libera scelta presuppone anche la possibilità di rifiutare l’altro. Il cammino della vita è un cammino di Integrazione. Integrare significa anche INTEGRARE LE COPPIE DI OPPOSTI. Viviamo nel mondo della dualità. Finche non impariamo a conciliare gli opposti siamo scissi, prigionieri, schizofrenici.

Il principio femminile è EROS: passione, forza incontrollata della natura, Amore senza condizioni. Dice Osho: “L’espressione della mente femminile non è meditazione, ma Amore. La donna raggiunge la meditazione attraverso l’Amore. Ha conosciuto la meditazione solo attraverso l’Amore. É colma d’Amore. Per lei il nome per meditazione è Amore, preghiera.” EROS è il principio dell’Amore assoluto e incondizionato. É la parte femminile di Dio. L’energia della madre. Eros è la forza femminile della vita. La Madre Terra è EROS. L’Archetipo è LA MADRE. La distorsione di Eros porta all’emotivo che sopraffa il razionale, il perdersi nelle proprie emozioni, lo scollegamento dalla vita reale, il romanticismo esasperato.

Il principio maschile è LOGOS: ordine, rigore, logica. LOGOS: lo Spirito, il principio della conoscenza. Polarità maschile. La razionalità. Él’energia del Padre. Archetipo: IL LEGISLATORE. La distorsione di Logos porta all’aridità emotiva e sentimentale, alla paura dei sentimenti e del coinvolgimento emotivo, alla impossibilità di connettersi con il trascendente, o a un trascendente puramente mentale e scollegato dal corpo. In genere nella prima parte della vita prevale EROS, mentre nella seconda parte prevale LOGOS. Ma non si arriva al LOGOS senza sperimentare totalmente EROS. Troppo EROS significa caos: disorienta e impedisce di trovare il proprio centro. Caos senza ordine significa distruzione. LOGOS senza EROS, d’altra parte, è sterile e arido. Ordine senza caos diventa POTERE, e annichilisce la vitalità.

Non è bene tuttavia che il femminile si autolimiti…se no diventa sterile. Compito del Maschile è centrare e contenere il Femminile. Il Maschile, nell’ordine del mondo, è al servizio del femminile. Al servizio non vuol dire né superiore, né inferiore. É semplicemente bene che la logica argini e contenga la natura. Il Maschile attraverso l’Amore (il femminile) può incontrare Dio. L’Amore è il passaggio. E l’Amore è femminile. Ma il femminile ha bisogno del Maschile per essere fertile. Il Maschile, e l’Uomo veramente maschile è generoso e paziente, si mette a disposizione della donna. La donna ben centrata nel suo Femminile accetta di farsi guidare dall’Uomo.

Nel rapporto di Amore, e nel rapporto di coppia, l’uomo è colui che dà il sostegno e la centratura. La Passione ce la mette la donna. Il maschio non è Amore, è protezione e ordine. Amore e passione sono femminili. Un uomo troppo femminile non potrà mai contenere la forza di una donna vera. Un uomo troppo femminile fa il “figlio”. Una donna che non accetti il maschile nella sua possibilità di contenimento ricerca uomini femminili, e finisce per fare la madre del proprio compagno. Ciò non vuol dire che un uomo debba essere prepotente e violento. Un uomo prepotente e violento, fisicamente o anche solo verbalmente, è in realtà un bambino ferito e impaurito. Un uomo che non accetta Eros e lo bolla come debole e traditore non lo accetterà neppure dentro di sé. IL mondo è pieno di donne scollegate dal proprio Eros e uomini attaccati morbosamente al proprio Logos. Eros fa paura. É la forza primordiale della natura. La repressione di Eros da parte di Logos è responsabile dello stato del mondo così come lo conosciamo ora…La terra depredata e sfruttata, le donne oppresse da secoli di maschilismo, la natura violentata.

L’uomo della nostra civiltà e del nostro tempo è meno erotico, meno interessato a fare l’Amore della donna, a livello di spirito. Può forse avere più voglia della donna di “fare sesso” ma allora è nell’Ego. Un uomo che è nella prestazione sessuale dal punto di vista dell’Ego è cerebrale, non si abbandona, e si agita tantissimo per dare “la prestazione”. Un uomo del genere ha un disperato bisogno di Eros (energia femminile), eppure non lo ammetterà mai, neppure con sé stesso. Bollerà le donne come “deboli” e allo stesso tempo sarà dipendente da loro. Nessuna donna potrà mai essere all’altezza delle sue aspettative. Per non ammettere ciò si aggrapperà al proprio Logos, condannandosi a una vita di rapporti non autentici e a perpetuare la propria idea della “debolezza” femminile.

Un uomo fa invece davvero l’Amore quando si mette in sintonia con la donna ed entra in risonanza e in vibrazione con l’energia di Eros. É l’orgasmo femminile la porta per l’assoluto e per Dio. Se l’uomo riesce a collegarsi al proprio femminile attraverso il femminile della donna può completarsi e integrarsi. Se la donna riesce a contattare il proprio maschile attraverso il maschile dell’uomo può completarsi e integrarsi. Il femminile dà il carburante al maschile. Il maschile contiene il femminile. Si ha davvero la nascita di due esseri nuovi. Se l’alchimia riesce… due esseri in grado di donarsi Amore reciproco da una posizione di potenza e completezza. Senza condizioni e senza aspettative, poiché ciascuno è completo.

Quando un uomo/uomo e una donna/donna si incontrano c’è veramente la possibilità per un Alchimia sacra. É un incontro raro e potente. Può durare una vita, oppure una notte.

Si può vivere Amore vero di coppia quando si è abbastanza completi e integri. Ma per arrivarci occorre praticare la via dello scambio di polarità, in coppia. Una bella sfida di crescita e consapevolezza, una via ardua eppure bellissima, facendo lo slalom tra “vecchi” modelli e aspettative e necessità della vita quotidiana. Provando e causando, a volte sofferenza, anche molta. Cadendo e rialzandosi.

- Paola Consoli -

RESILIENZA, ovvero la capacità reattiva delle persone alle avversità.

La perdita di una persona cara o del lavoro, una malattia o un incidente gravi sono esempi di esperienze di vita che possono turbare gli equilibri psicologici di una persona; in coincidenza di questi eventi sono in molti a provare emozioni forti ed un senso di profonda incertezza. Generalmente, col tempo, le persone trovano il modo di adattarsi bene a queste situazioni.

Resilienza è un termine derivato dalla scienza dei materiali e indica la proprietà che alcuni materiali hanno di conservare la propria struttura o di riacquistare la forma originaria dopo essere stati sottoposti a schiacciamento o deformazione. In psicologia connota proprio la capacità delle persone di far fronte agli eventi stressanti o traumatici e di riorganizzare in maniera positiva la propria vita dinanzi alle difficoltà.

Le persone con un alto livello di resilienza riescono a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti. L’esposizione alle avversità sembra rafforzarle piuttosto che indebolirle. Esse tendenzialmente sono ottimiste, flessibili e creative; sanno lavorare in gruppo e fanno facilmente tesoro delle proprie e delle altrui esperienze.

Bisogna concepire la resilienza come una funzione psichica che si modifica nel tempo in rapporto all'esperienza, ai vissuti e, soprattutto, al modificarsi dei meccanismi mentali che la sottendono.

- Antonio d'Amore -

RESPONSABILITÁ E COLPA

Con i pensieri e i sentimenti contribuiamo a determinare tutte le situazioni, buone o cattive, che caratterizzano la nostra esistenza; i pensieri generano le sensazioni in base a cui impostiamo la vita. Ciò non significa darci la colpa per gli “sbagli” compiuti: vi è infatti una differenza notevole fra essere responsabili e incolpare sé stessi o gli altri.
Essere responsabile significa possedere l’energia, incolpare o incolparsi implica gettarla via. La responsabilità ci consente di operare dei cambiamenti nella vita; se viceversa ci assumiamo il ruolo di vittime, sprechiamo l’energia. Accettando la responsabilità non perdiamo tempo a incolpare qualcuno o Qualcos’altro; 
Se consideriamo problemi e malattie come un’opportunità per cambiare la nostra vita, possediamo l’energia. Numerose persone affette da patologie gravi hanno affermato, una volta guarite, che queste sono state l’esperienza più bella in quanto hanno consentito loro di cambiare ottica di Vita. Altre, invece, insistono nel ripetere “Sono disgraziato! Povero me! Dottore mi aiuti!” Credo che anche guarendo o dovendo affrontare problemi minori, tali persone non abbiano una vita facile.

La responsabilità è la capacità di rispondere a una situazione.

Abbiamo sempre la possibilità di scelta: ciò non significa negare quello che siamo disprezzando quanto abbiamo nella vita, bensì riconoscere che siamo giunti dive siamo in base a nostre scelte. Assumendoci la responsabilità, possiamo cambiare. Quando chiediamo: che cosa posso fare per modificare questa situazione?” dobbiamo pensare che possediamo sempre l’energia necessaria per attuare cambiamenti. Dipende solo da noi come utilizzarla.

 - Louise Hay -